Psicologia femminile Home » Salute e Benessere » Psicologia femminile » Ansiavirus: come combattere questa emergenza psicologica? Ansiavirus: come combattere questa emergenza psicologica? Da Rossana Nardacci Pubblicato 21 Maggio 2020 6 min lettura Commenti disabilitati su Ansiavirus: come combattere questa emergenza psicologica? 1 15 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Dopo la gravissima emergenza sanitaria ed economica, ora sta venendo a galla quella psicologica. Come affrontarla? Il Coronavirus ci è piombato addosso con la forza inarrestabile di una valanga, che si distacca all’improvviso ed in un attimo travolge tutto. E’ arrivato così nelle nostre vite e da un giorno ad un altro le ha stravolte, influendo su ogni aspetto e portando con sè una cascata di conseguenze serissime che hanno cominciato a manifestarsi. Dopo la gravissima emergenza sanitaria emersa immediatamente e quella economica altrettanto dirompente evidenziata subito dopo, ora è il momento di una terza rimasta un pò sopita: quella psicologica che sta investendo sia chi soffriva già di disturbi psichici, sia chi invece si trova per la prima volta a farci i conti. Tant’è che la rapida crescita di un forte bisogno di supporto psicologico ha fatto sì che la rete di servizi di salute mentale, pubblica e privata esistente in Italia, si sia attivata per offrire assistenza e consulenza a distanza, attraverso telefonate, videochiamate, chat e corrispondenza online. Da un giorno all’altro siamo sottoposti ad uno sconvolgimento radicale del nostro stile di vita e delle nostre abitudini, diventato via via sempre più rigido. Ora è sempre più evidente che gli effetti di questo terremoto siano destinati ad accompagnarci ancora a lungo. Il rallentamento iniziale è stato vissuto da molti, più o meno consapevolmente, come una sorta di opportunità di necessario recupero psicofisico rispetto all’altissima velocità a cui viaggiano quotidianamente le nostre vite. Abbiamo avuto modo di riscoprire giornate tranquille in cui occuparsi delle mille incombenze lasciate perennemente in sospeso di fronte alle urgenze continue, i pranzi in famiglia, il tempo per dedicarsi ad un hobby, il fascino delle città deserte. Ma questo virus non ha tardato a far capire che faceva sul serio rendendo molte persone sempre più vulnerabili. Cosa si può fare per non soccombere? Tanto per cominciare, se ancora non ci è possibile tornare alla normalità, è fondamentale organizzare la giornata per renderla piena e produttiva, stabilendo magari un orario preciso per: le faccende domestiche per l’attività fisica da praticare anche a casa, pedalando sulla cyclette o seguendo un corso online per dedicarsi all’apprendimento di qualcosa di nuovo a cui magari non si era mai pensato, seguendo uno dei tanti tutorial online per concedersi un buon libro o un buon film per cucinare una nuova ricetta per dedicarsi a far fiorire il terrazzo per avvicinarsi alle nuove tecnologie, dal momento che nel futuro saranno sempre più protagoniste, cominciando a sostituire le telefonate a parenti ed amiche con video-chiamate. Nel caso in cui la tua attività lavorativa è tra quelle purtroppo non ancora in ripresa, puoi iniziare a valutare di mettere in cantiere un’idea parallela. L’importante è fare in modo di non lasciarsi sopraffare dall’ansia, la quale, se comincia a manifestarsi anche con evidenti sintomi fisici (palpitazioni, tremori ed insonnia), allora è bene affrontare con l’aiuto di uno specialista. Ansiavirus: ritorno alla quotidianità ed alla routine quotidiana L’emergenza psicologica potrebbe accrescersi ulteriormente proprio con il ritorno alla quotidianità perchè è qui che occorre ricreare un adattamento alla routine ed all’impiego del proprio tempo con i relativi effetti collaterali, riguardanti la gestione di ansie e preoccupazioni. Il primo tra tutti sarà il timore di uscire dalla protezione della propria casa per ritrovarsi esposti all’avvicinamento con gli altri, pur con tutte le attenzioni del caso. E quindi al conseguente pericolo del contagio che potrebbe di conseguenza far insorgere forme d’ansia eccessive legate alla protezione igienico-sanitaria nei confronti di se stessi e dei propri cari. Le paure all’interno di ognuno di noi insomma resteranno a lungo e richiederanno tutto il tempo necessario per poter essere accolte ed accrescere nuove sicurezze.