Lotta contro la violenza sulle donne Home » Lotta contro la violenza sulle donne » Aborto e diritti delle donne: il discorso di Michelle Williams Aborto e diritti delle donne: il discorso di Michelle Williams Da Giovanna Palumbo Pubblicato 12 Gennaio 2020 3 min lettura Commenti disabilitati su Aborto e diritti delle donne: il discorso di Michelle Williams 5 78 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Applausi e critiche per il discorso di Michelle Williams sui diritti delle donne, aborto e voto In occasione della cerimonia di premiazione della 77ª edizione dei premi Golden Globe, l’attrice Michelle Williams, nel suo discorso di ringraziamento per il premio come “Migliore attrice in una miniserie o film televisivo”, ha rivendicato il suo diritto di donna nel poter scegliere quando e con chi decidere di avere un figlio. Sì è detta poi anche grata per vivere in un momento storico in cui esiste la possibilità di scelta. Siamo negli anni venti del nuovo secolo e nella nostra società la donna può dire con orgoglio di aver raggiunto con forza e sacrifici obiettivi importanti che la pongono allo stesso livello di un uomo, nel ricoprire ruoli e cariche ritenute solo qualche anno fa esclusivamente maschili, sia in ambiente lavorativo che familiare. C’è ancora tanta strada da fare, esistendo ancora, purtroppo, contesti che vedono la donna discriminata e sottomessa. Aborto: una conquista delle donne? Tra le “conquiste” rivendicate dalle donne c’è anche quella dell’aborto, conquista che si riassume proprio nelle parole della Williams. Il discorso sicuramente non fa una piega ed in tanti si sono congratulati con lei. Peccato però che risulti del tutto privo di sensibilità. Come è possibile parlare di aborto in maniera così riduttiva? Sei rimasta incinta in un momento non programmato, o in un momento che non si allinea con i tuoi progetti? Niente paura, si può sempre abortire e continuare con la propria vita e decidere poi di diventare mamme quando si vuole. E’ questo il messaggio che passa. Nel discorso non si tiene conto della frustrazione di chi un aborto lo ha dovuto subire, non si pensa a quelle donne desiderose di diventare mamme che avrebbero rinunciato a tutto, altro che carriera, pur di poter stringere tra le braccia un loro bambino. Il bel discorso è del tutto privo di quella delicatezza necessaria quando si affrontano argomenti importanti come quello dell’aborto e se oggi le donne sono diventate questo viene da chiedersi: “Ma di che conquista stiamo parlando?”