LibriHome » Intrattenimento » Libri » Autopsia di un dolore, un viaggio nell’abisso e nella rinascita dell’anima Autopsia di un dolore, un viaggio nell’abisso e nella rinascita dell’anima Da Fabia Tonazzi Pubblicato 2 minuti fa7 min lettura 0 6 Autopsia di un dolore è un romanzo psicologico che ha per protagonista Aurora, una giovane e affermata psicoterapeuta. La sua vita è segnata da diversi lutti: la perdita della nonna materna, morta di cancro e il suicidio della madre Clara a soli trent’anni. Dopo la morte dell’amato nonno Giovanni, stimato psichiatra con cui aveva un legame speciale, Aurora si trova a confrontarsi con una realtà scomoda e dolorosa. Attraverso i colloqui con i suoi pazienti e un flusso di coscienza che intreccia pensieri, emozioni e ricordi, il romanzo esplora il suo percorso emotivo, toccando temi come l’identità sessuale e la ricerca del proprio posto nel mondo. Un viaggio fisico ed emotivo tra Milano e Catania, unito alla scoperta dei diari della madre, le permetterà di riappropriarsi delle sue origini e di trovare risposte ai dubbi che l’hanno tormentata per anni. La trama ed il cuore del romanzo Autopsia di un dolore è un romanzo psicologico che segue Aurora Grimaldi, psicoterapeuta milanese la cui vita è segnata da lutti intricati: La morte della nonna materna per cancro Il suicidio della madre Clara a trent’anni, un trauma mai elaborato La perdita del nonno Giovanni (“Nanni”), psichiatra stimato e figura paterna, che lascia un vuoto incolmabile Attraverso un flusso di coscienza che mescola sedute con i pazienti, ricordi e rivelazioni dai diari materni, Aurora intraprende un viaggio tra Milano e Catania per riannodare i fili della sua identità, scoprendo verità sconvolgenti sulle sue origini. Come in un’autopsia emotiva, Aurora seziona il suo dolore esistenziale, fino a raggiungere una verità atroce. I rapporti chiave: famiglia, terapia e trasformazione A. Il rapporto madre-figlia: freddezza e dipendenza Quello tra Aurora e Clara è un legame freddo e distaccato, che genera insicurezza: Clara, morta suicida, riflette in Aurora un’immagine spezzata di maternità. I diari rivelano omissioni e segreti, costringendo Aurora a confrontarsi con un amore malato, lontano dall’ideale del “dono senza possesso” (come suggerito da Gibran). B. Nanni, il nonno-salvatore Al contrario, il rapporto con il nonno Giovanni è salvifico. Non è un legame tossico, ma una zattera emotiva in assenza di figure genitoriali stabili. La sua morte scatena in Aurora una crisi che la spinge a indagare sul passato. C. La terapia come specchio Aurora affronta le sue fragilità attraverso i pazienti: Alfredo (DOC), la obbliga a confrontarsi con un trauma rimosso e con la mancanza di un legame simbiotico materno. Sandro, si sente trascurato quando Aurora non risponde ai messaggi, rivelando dinamiche di attaccamento terapeutico. Maria, madre che ama i figli “senza possesso”, incarnando un ideale di amore libero. Personaggi e simboli presenti nel romanzo Ispirata a Renée de L’eleganza del riccio, Mimma è: la cuoca/badante che porta calore nella vita di Giovanni e Aurora. un simbolo di trasformazione: con Nanni scopre l’amore e l’istruzione, diventando “un’altra”. I piatti preparati da Mimma non sono solo cibo, ma: Radici familiari che nutrono Aurora Gioia sensuale, contrappeso al dolore (“tripudio di profumi e sapori”) Stile e messaggi nel romanzo A. Psicologia vs. luoghi comuniL’autrice smonta gli stereotipi sulla terapia: “Strizza cervelli”: Visione popolare e riduttiva “Curare i malesseri dell’anima”: Approccio olistico, che privilegia le emozioni sui farmaci B. Le epifanie joycianeMomenti di rivelazione improvvisa (come in Joyce) scandiscono il percorso di Aurora: La scoperta dei diari Il confronto con Alfredo C. Quanto c’è di vero?“Nulla è autobiografico – spiega Grisiglione – ma ho attinto alla mia esperienza di psicoterapeuta e alla cronaca. Aurora mi è apparsa in sogno, chiedendo di esistere.” Sara Grisiglione, l’autrice del romanzo Psicologa, docente e scrittrice, Grisiglione: Gestisce “La biblioteca dei libri ritrovati” (15k follower su Facebook). Ha pubblicato racconti (Io non sono vivo, 2016) e antologie (Racconti Siciliani). Definisce la scrittura “catartica”, un dialogo muto con i lettori. Perchè leggere il romanzo? Il romanzo è Un libro che seziona il dolore per trasformarlo in luce. E’ adatto a chi ama: psicologia, storie di resilienza, atmosfere siciliane Tratta temi universali, quali lutto, identità, amore malato e liberatore. E’ scritto dall’autrice in stile intimo e cinematografico, con tocchi di poesia. Per saperne di più: https://www.algraeditore.it/narrativa/autopsia-di-un-dolore/