Moda sostenibile Home » Moda e Must Have » Moda sostenibile » Come creare un guardaroba del tutto sostenibile? Come creare un guardaroba del tutto sostenibile? Da Rossana Nardacci Pubblicato 3 Novembre 2020 5 min lettura Commenti disabilitati su Come creare un guardaroba del tutto sostenibile? 0 36 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Le temperature continuano a scendere. Mentre si tirano fuori con piacere alcuni maglioni di lana, qualche pantalone inizia a tirare un pò e quella gonna colorata quest’anno, non sembra starci poi così bene. per non parlare della moda low cost che, come recita il detto, garantisce poca resa per poca spesa. In autunno la voglia di rinnovare il guardaroba non manca. C’è un modo per rinnovare il guardaroba in modo economico e sostenibile? Consigli utili per evitare di sprecare i tessuti ed inquinare l’ambiente 1.La regola n°1 dell’armadio è sempre la stessa: se non ti ricordi l’ultima volta che lo hai indossato, allora sbarazzatene. Prima di gettare frettolosamente tutto quello che non ci piace più, prendiamo del tempo e classifichiamolo per capire se è ancora in buono stato: se così fosse portiamolo nei negozi vintage o in qualche mercatino dell’usato. Solitamente si concorda subito un prezzo oppure si ottiene una percentuale dopo la vendita del futuro acquisto. Per chi è pratico della tecnologia esistono anche delle applicazioni e dei siti internet, i più noti sono Depop o Armadio Verde, che consentono di fare ottimi affari. Si fotografa il capo, si carica su una vetrina online e si attende che un compratore si faccia vivo per poi spedire il tutto via posta e riscuotere tramite carta di credito o conto corrente. Con i soldi ricevuti e con lo spazio libero ottenuto nell’armadio, si può procedere all’acquisto di qualcosa di nuovo. 2. Un modo simile per risparmiare è affidarsi al baratto: ci sono veri e propri negozi ed una community online dedicata a questo tipo di compravendita che permette di scambiare vestiti. Il concetto di azzerare i rifiuti è nato a New York e, come ogni moda americana, è già sbarcata anche da noi prima nelle grandi città come Milano e Roma, poi in quelle più piccole anche di provincia. Ma ovviamente si possono anche improvvisare delle feste ad hoc (ovviamente non in questo periodo!), i cosiddetti “swap party” a casa propria, durante le quali ogni ospite porta tutto ciò che vuole barattare, dall’abbigliamento agli accessori fino alle calzature. Più persone si invitano e più probabilità di trovare qualcosa che ci piace si ottengono. 3. Se i vestiti hanno ormai buche e toppe? Non tutto è perduto! Diverse catene, come H&M ed Oviesse, permettono di depositare negli store dei sacchi di abiti anche malandati, ricevendo in cambio buoni sconto da utilizzare per gli acquisti successivi. Queste idee, oltre a farci risparmiare, ci aiutano ad evitare gli sprechi ed a farci scendere finalmente nella classifica del Global Lifestyle Monitor. Gli Italiani, secondo questa classifica, sono sempre arrivati ai primi posti tra i cittadini che possiedono più vestiti al mondo. Prima di buttarci nello shopping, chiediamoci se davvero qualcosa ci serve! TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Collezione Re-Nylon di Prada: il lusso diventa sostenibile