Consigli utili Home » Donne » Consigli utili » Diventare Make Up Artist, il sogno di molte donne Diventare Make Up Artist, il sogno di molte donne Da Rossana Nardacci Pubblicato 13 Gennaio 2022 3 min lettura Commenti disabilitati su Diventare Make Up Artist, il sogno di molte donne 0 8 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Diventare Make Up Artist è il sogno di moltissime ragazze e non solo visto che la metà degli addetti è di sesso maschile. Ma non bisogna pensare che la strada sia in discesa. Si tratta di un settore in cui la competizione è molto forte e per affermarsi bisogna avere una preparazione a 360 gradi. Come si diventa Make Up Artist? Il wedding è un ottimo mercato ma stagionale. Il trucco teatrale è un lavoro tendenzialmente serale ma quello che è davvero esploso con il Lockdown è il mercato degli e-commerce, i cataloghi web o social in cui i brand presentano le nuove linee, con relativo trucco e parrucco di modelli e modelle. Per diventare Make Up Artist: dopo la terza media puoi iscriverti ad un corso professionale, al liceo artistico o ad un corso di grafica una volta maggiorenni, ad una scuola di trucco annuale o più breve, full o part time, selezionando quelle presenti da anni sul mercato Diffida di chi pone come condizione l’acquisto di un costoso kit e non prevede almeno un colloquio di selezione iniziale ma soprattutto mettiti in gioco solo se obiettivamente pensi di avere le doti indispensabili per farcela: motivazione, creatività, curiosità, spirito di adattabilità, manualità, empatia ed attitudine psicologica ti aiuteranno a capire le esigenze inespresse del cliente. Il sospirato attestato è il primo gradino, dopo il quale occorrerà investire in un kit di trucco personale ed aprire la partita IVA. I corsi di specializzazione così come l’aggiornamento continuo costituiranno un valido plus e nel frattempo puoi postare su Instagram i tuoi lavori, sempre accattivanti e selezionati, candidarti per i free test ed offrirti come assistente a professionisti già affermati. Fai attenzione perchè il confine con lo sfruttamento è molto labile: due collaborazioni gratuite per lo stesso brand andranno bene, alla terza è giusto chiedere di essere pagate. Quanto? Le valutazioni variano moltissimo in base al luogo, al cliente, all’esperienza ed al tipo di lavoro. Quindi generalizzare non è possibile.