Salute e Benessere Home » Salute e Benessere » Endometriosi: come riconoscere questa patologia Endometriosi: come riconoscere questa patologia Da Rossana Nardacci Pubblicato 22 Giugno 2019 5 min lettura Commenti disabilitati su Endometriosi: come riconoscere questa patologia 0 191 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Provoca infiammazione cronica ed influisce sulla qualità della vita di chi ne soffre E’ una patologia che per certi versi è ancora sconosciuta e proprio per questo motivo le pazienti che sono affette da endometriosi reclamano più attenzione, più risorse per la ricerca e corsi di aggiornamento per medici. Si tratta di una patologia cronica, dolorosa ed invalidante. E se non viene adeguatamente curata provoca forti ripercussioni sulla quotidianità delle pazienti, costrette a convivere con ansia, discriminazioni, paura, giornate a casa e rischio di perdere il lavoro. Spesso la diagnosi arriva in ritardo per vari motivi. Per esempio, molto ha pesato negli anni ed in parte continua ancora a pesare, un atteggiamento di pregiudizio verso la donna per cui, secondo alcuni, la psiche femminile sarebbe guidata da influenze uterine “misteriose” o meglio da sbalzi ormonali che la rendono fragile e volubile. Il che ha portato a non dare il giusto peso ai dolori che le donne lamentavano. Come si verifica l’endometriosi? Quando le cellule dell’endometrio, cioè il tessuto che riveste normalmente l’utero, si accumulano al di fuori della cavità uterina, per esempio nell’addome, nelle ovaie o nelle tube, si verifica l’endometriosi. Questo accumulo anomalo reagisce alle variazioni ormonali tipiche di ogni ciclo femminile, provocando gonfiore negli organi in cui si trova. Si tratta di un’infiammazione cronica, che si manifesta con forti dolori e sofferenze intestinali, accentuate durante il periodo mestruale, ma anche con aderenze ed infertilità. Endometriosi: patologia complessa che richiede specifiche competenze Per questa ragione il Centro Ivi ha organizzato, in alcune cliniche, unità dedicate alla cura di questa patologia. Grazie alla diagnosi e ad un corretto trattamento e relativo follow up, sia medico sia psicologico, le pazienti possono sentirsi supportate e comprese. Oggi convivere con questa malattia si può perchè si possono tenere sotto controllo i sintomi e mantenere una buona qualità di vita. Inoltre, nei casi in cui la donna con endometriosi non riesca a rimanere incinta naturalmente è possibile ricorrere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita con buone possibilità di avere un bambino. E’ importante anche sottolineare come la gravidanza abbia un impatto positivo sulla malattia, poichè riduce le fluttuazioni ormonali tipiche di questa patologia, che sono la causa dei forti dolori. Negli ultimi dieci anni più di 9.000 donne si sono rivolte a Ivi per riuscire ad avere un bambino nonostante l’endometriosi. Endometriosi: sul fronte normativo In questi ultimi anni, nel nostro Paese sono stati fatti molti progressi da un punto di vista terapeutico, assistenziale ed anche istituzionale sul fronte dell‘endometriosi. Dal 2016 infatti questa malattia è stata inserita tra le patologie croniche ed invalidanti. Inoltre, nel marzo 2017, l’entrata in vigore dei nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza, ha previsto gli stadi clinici di endometriosi moderato e grave. E c’è un disegno di legge presentato in Senato per far fronte alle diverse problematiche causate da questa patologia.