E’ possibile ritrovare la felicità perduta? La storia di Polly

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E' possibile ritrovare la felicità perduta? La storia di Polly

La società attuale è pervasa da uno stato generale di malessere, infelicità e pessimismo, dovuti anche (e soprattutto) alla crisi ed alla  situazione internazionale che stiamo vivendo.

In un contesto del genere la felicità è pura utopia. Se incontri una persona felice, subito ti chiedi se questa legga i giornali ed ascolti i telegiornali. E se sì, ti chiedi immediatamente che cos’abbia da essere così felice?

Come ritrovare la felicità perduta?

Ritrovare la felicità si può.. Non sempre è facile ma voglio raccontartelo scrivendo un racconto..

Polly era una bambina spensierata, cresceva con amore, dolcezza e forza. Era felice e soddisfatta della sua vita, poiché non le mancava nulla.

Gli anni passavano: ora non era più la bambina con i codini e gli occhiali grossi. Ma era un’adolescente con tanta voglia di sapere, di conoscere e di fare nuove avventure.

La sua età non era facile: l’adolescenza è caratterizzata dalle prime cotte, le prime delusioni, i primi sentimenti che fino ad allora erano sconosciuti.

Superata questa fase, la giovane adolescente diventò una vera e propria donna. Polly era diventata ormai adulta, voleva crearsi il suo futuro, una sua famiglia, credeva pienamente nel matrimonio. Finchè un giorno, non incontrò un ragazzo di nome Jack, bello, dolce e gentile. Fu amore a prima vista!

Da quel giorno non pensò ad altro se non a lui. I due divennero legatissimi innamorandosi perdutamente.

Un giorno il suo amato, la portò in un posto speciale, unico, romantico.

“Polly, ti ho portato qui per dirti una cosa. In questa occasione ho coinvolto anche la mia famiglia.

“Questo passo è un passo importante, vorresti essere la mia compagna per tutta la vita?

 

Come ritrovare la felicità perduta?

Polly aveva le lacrime agli occhi per la gioia, l’emozione aveva preso il sopravvento, la voce tremava ma le risposte subito con un “Si..”

Lo baciò e lo strinse forte. Ma quella promessa non durò a lungo, passarono mesi, anni ma nulla si avverò di quella promessa.

Polly cominciò a vivere senza fare progetti, trascurando ogni parte di sé, sia interiore che esteriore. Trascorreva i suoi giorni a passeggiare sul mare ascoltando il suono delle onde. Un giorno  cominciò a scrivere, buttò giù tutto ciò che sentiva, chiuse il foglio, lo strappò e lo gettò via.

E’ stato un giorno simbolico e significativo perché è come se avesse chiuso un capitolo aprendone uno nuovo, migliore.

Da quel momento decise di riprendere la sua vita in mano: non poteva permettere che un uomo, un matrimonio mai realizzato, una promessa non mantenuta, potessero toglierle la felicità.

Così riprese a cercarla, partendo dalle piccole cose, dai suoi cassetti nascosti e dai suoi sogni.

Fu così che Polly tornò ad essere felice giorno dopo giorno anche se la strada non era facile ma per lei l’importante era “crederci”.

Nella vita non dobbiamo permettere a nessuno di oltrepassare il nostro limite. Nessuno deve vivere sperando che il giorno seguente sia la fine di un sogno! La felicità dobbiamo sempre cercarla e mai dimenticarla, anche se si nasconde o si allontana.

“Bisogna avere l’anima felice e libera per poter amare ed essere felici”

 

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