Donne coraggiose Home » Donne » Donne coraggiose » Cos’è l’Empowerment Femminile? Cos’è l’Empowerment Femminile? Da Maria Carola Leone Pubblicato 6 Ottobre 2021 7 min lettura Commenti disabilitati su Cos’è l’Empowerment Femminile? 0 36 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Nasce oggi il podcast “Il salotto di Mme Léon” uno show di 8 minuti che fornisce spunti di riflessione sulla attualità in collaborazione con ModApp. [Clicca qui per ascoltarlo.] Questo pezzo ha l’obiettivo di rendere fruibile il contenuto del podcast anche per le nostre lettrici non udenti col fine di rendere la nostra community più inclusiva possibile. Cosa vuol dire ‘Empowerment’? Secondo la definizione tratta dall‘Oxford Language l’empowerment è: “la conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell’ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale”. Pillole storiche: la nascita dell’Empowerment Femminile Se dovessimo invece parlare a proposito della nascita di questo movimento bisogna arrivare al 1789 quando le assemblee incaricate di eleggere i deputati agli Stati generali presentarono all’inizio della rivoluzione francese, all’Assemblea Rivoluzionaria i Cahier de Doléances des femmes, una prima richiesta formale di riconoscimento dei diritti delle donne. Sempre nello stesso periodo Olympe de Gouges scrisse nel 1791 la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, in cui dichiarava l’uguaglianza politica e sociale tra uomo e donna. Era il 1792 quando in Regno Unito, invece, Mary Wollstonecraft pubblicò A Vindication of the Right of Women, mentre iniziavano a formarsi i primi circoli femminili. Ci volle quasi un decennio, per l’esattezza era il 1869, per la nascita del noto “movimento delle suffragette“, come movimento nazionale volto a chiedere il suffragio femminile. In poco tempo questi ideali si diffusero anche in altri stati quali Nuova Zelanda, Finlandia, Norvegia e Germania e Svizzera. Il nostro Paese dovette aspettare fino al 1919 per avere un cenno di emancipazione femminile giuridica in quanto l’Italia era stata impegnata sul processo di unificazione nazionale avvenuta, come tutti sappiamo, nel 1861. Indipendentemente da questa brevissima pagina storica, possiamo certamente affermare che le donne sono ingabbiate in pregiudizi sociali e culturali ancora troppo sessisti e patriarcali. E’ necessario liberarsi da queste catene così pesanti da portare addosso. I rapporti di UN WOMEN Secondo un rapporto condotto dalla UN Women nel 2018 sulla condizione delle donne nel mondo: “Raggiungere l’uguaglianza di genere non è solo un obiettivo importante in sé e per sé, ma anche un catalizzatore per raggiungere l’Agenda 2030 e un futuro sostenibile per tutti”. Proprio l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione delle donne è uno dei punti cardine dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Andrebbe ricordato che sono vari i Paesi in cui, tutt’oggi, è forte la grossa differenza tra parità offerte agli uomini rispetto alle donne. Andrebbe inoltre sottolineato che la forza lavoro femminile, ai vertici delle aziende o ai profili medi, è un’immensa risorsa in termini di produttività ed economia sostenibile mondiale. Sapevate che ci sono 7 principi dell’empowerment femminile? Questi sono stati stilati da UN Women e dal Patto mondiale delle Nazioni Unite ormai 6 anni fa. Questi ideali sollecitano a stabilire la parità di genere nelle aziende trattando uomini e donne con equità, assicurare la salute-la sicurezza e il benessere dei lavoratori, promuovere l’educazione e la formazione delle donne e promuovere equità in iniziative ‘advocacy‘ cioè di natura politica-sociale. Icone femminili di Empowerment Diverse sono le donne contemporanee che quotidianamente lavorano sul processo di empowerment femminile. Dalla Vicepresidente degli Stati Uniti d’America Kamala Harris alla giovanissima attivista svedese Greta Thumberg passando, dall’italiana atleta e attivista per i diritti delle donne con disabilità Sofia Rigotti e per finire alla afroamericana promotrice musicale dell’empowerment femminile Beyoncé che da sempre è attenta alla lotta contro ogni tipo di discriminazione. Melinda Gates diceva: “Una donna con una voce è, per definizione, una donna forte.” Vorrei dire alle mie donne, a tutte le donne che hanno letto questo pezzo di non dubitare mai di essere preziose e potenti. Tutte meritiamo pari possibilità e opportunità per realizzare i nostri progetti. La discriminazione di qualsiasi natura (di genere, etnica, religiosa, politica e sociale) è solo frutto di menti piccole.