Donne coraggiose Varie ed eventuali Home » Varie ed eventuali » Essere Donna: la lezione più importante della mia vita Essere Donna: la lezione più importante della mia vita Da Veronica Valdambrini Pubblicato 8 Marzo 2020 8 min lettura Commenti disabilitati su Essere Donna: la lezione più importante della mia vita 0 103 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Cresciamo inconsce di cosa siamo e di cosa diventeremo. “Essere donna” è tante cose ma una donna è una donna, prima di tutto il resto. C’è un età in cui sorge normale farsi domande sulla vita, sull’essere umano su come affronteremo il domani. Sono prossima ai miei 30 anni e posso affermare che sto iniziando solo ora a sentirmi una donna fino in fondo, ho maggiore consapevolezza del mio “essere donna” in tutti i sensi. Dopo tutto, nessuno ti insegnato ad esserlo. Come nessuno ti insegna a fare la moglie o la mamma del resto. Lo si capisce e basta. Essere donna è una sensazione mutevole. La verità è che non c’è una definizione univoca. Una donna è mille sfaccettature, ognuna speciale allo stesso modo. Siamo “così tanto” che è difficile dire con semplicità chi siamo. Proprio perché non siamo creature semplici, ma complesse. Donne sempre presenti, dure quanto basta, amorevoli all’occorrenza, instancabili lavoratrici. Essere donna significa essere libera ed indipendente, significa potersi conquistare il proprio spazio nel mondo. Prefissarsi un obiettivo, anche irraggiungibile, ma a cui non bisogna rinunciare mai. Nel mio lavoro cerco la felicità come donna, e non rinuncio né al lavoro né alla felicità ed è proprio questo atteggiamento che mi ha spinto a crescere e maturare. Non credo che ciò che faccio ha più valore proprio perché sono donna. Faccio la mia parte in questo mio pezzo di storia, rivesto molti ruoli ma non penso che nessuno di questi mi identifichi veramente. Sono figlia, sorella, amante. Sono una che lavora, che gioisce per quello che ha e che a volte soffre un po’ per quello che le manca. Sono l’insieme di tutte le esperienze che ho vissuto e che vivrò, delle persone che ho incrociato nel mio cammino, dei libri che ho letto, della musica che ho ascoltato e delle bellezze che hanno arricchito e arricchiranno il mio quotidiano. Ho ideali e cerco di essere coerente in ciò che penso. Credo che tutto questo mi identifichi più come “essere umano”. Ma visto che bisogna sempre etichettare tutto, sono una donna e spesso per questa etichetta ho trovato molte ingiustizie. Ho sempre cercato di affrontarle dimostrando che alcune cose non devono essere precluse a una donna solo perché è tale. Vorrei solo che gli stereotipi nei quali spesso ci identifichiamo non esistessero perché, in fondo, siamo tutti esseri umani. Senza quasi accorgercene per evitare di soffrire, tendiamo sempre più a compiere delle rinunce e addirittura spesso a rinunciare a tutto. Non importa quale sia o sarà il vostro sogno, ciò che è importante è agire, fare passi concreti. Essere libere ed indipendenti significa anche avere l’opportunità di non dover scegliere per forza fra la maternità e la propria professione. Vivere in modo anonimo senza fare nulla è troppo facile, ma al contempo avvilente. Essere donna richiede poliedricità e metamorfosi, alla ricerca continua di nuovi traguardi morali e sociali. Non ci dobbiamo mai arrendere. Sempre stimolate da sentimenti contrastanti, seppur arrabbiate o ferite dobbiamo andare avanti. Donne imprenditrici, donne pittrici, donne chef, donne di tutto il mondo e donne non nate donne ma che si sentono tali: siamo forze della natura! Essere donna è vedere bianco, è vedere nero, è poter vedere un colore diverso a seconda del momento che si sta vivendo. Ma anche essere capace di vedere tutti i colori nello stesso istante. Personalmente non credo sia giusto parlare in termini di parità dei sessi, né di superiorità di un sesso rispetto all’altro. Ritengo, al contrario, che proprio nella complementarità dei “generi” possa esprimersi a pieno l’umanità. Ognuno di noi ha peculiarità la cui combinazione rende magico il risultato, non è un caso che si parla di chimica e alchimia. Sfortunatamente ci sono ancora cose che ci sono precluse in quanto siamo donne, e per ottenerle dobbiamo essere in grado di assumerci le nostre responsabilità, di mantenere la nostra indipendenza, e non scendere (quasi mai) a compromessi. Crediamo in ciò che pensiamo ed affermiamo, libere ed emancipate. Aggrappiamoci alla forza dei nostri desideri, alla nostra capacità di agire e da questo traiamo supporto. Non si lotta per essere né uomo né donna: si lotta per la libertà di essere se stessi. Ribadiamo sempre il nostro “essere donna”, lottiamo tutte insieme con grazia e dignità. Cerchiamo di essere le donne che vogliamo e non quelle che gli altri si aspettano da noi. “Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata”. – Oriana Fallaci