Bellezza Home » Donne » Bellezza » Millennial Muslim: tra marketing e bellezza Millennial Muslim: tra marketing e bellezza Da Fabrizia Cipolletta Pubblicato 16 Dicembre 2018 4 min lettura Commenti disabilitati su Millennial Muslim: tra marketing e bellezza 2 304 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr amena khan amena khan La bellezza immune dalle discriminazioni C’è un mondo in cui non esiste discriminazione, religione o cultura. Questo è il mondo della bellezza. Le protagoniste di questo cambiamento sono le influencer e blogger musulmane. Sono donne con e senza velo, che infrangono le barriere dei pregiudizi per orientare i consumi e le richieste del mercato, con brand che fatturano milioni di euro. Il mondo della moda è stato il primo ad accorgersi e a dar voce a questa “fetta di mondo”. È stato poi il turno del beauty: mentre Wycon Cosmetics ha lanciato una linea trucco in onore di Amani el Nasif, la giovane siriana sfuggita alla prigionia, Rihanna ha scelto Halima Aden come volto della sua prima linea make up Fenty Beauty. Il grande passo è stata l’ascesa dei cosmetici con certificazione halal: “lecito” in arabo, il quale indica quei prodotti conformi alle regole del Corano. Si tratta di cosmetici che siano vegani e cruelty free. Anna Maria Tiozzo, Presidente del World Halal Development, ha rivelato che la cosmetica halal è il trend più veloce ed in crescita nei paesi islamici. Sono nati nuovi prodotti e nuovi ingredienti, impensabili anni fa. Stesso discorso anche per lo smalto. Perché il rito prima della preghiera vuole che vengano lavate mani e braccia, l’acqua deve toccare le unghie e non lo smalto, causa di annullamento del culto. Il brand di smalto Orly ha quindi pensato di creare la linea HalalPaint che comprende smalti traspiranti. La generazione Millenial Muslim In Paesi come l’Arabia Saudita, la ricerca della bellezza è considerata parte della propria identità culturale, dove gli standard di bellezza hanno ancora un ruolo importante nella società. Le consumatrici musulmane utilizzano molte creme e trucchi anche solo per se stesse. Una contraddizione contro il principio Modesty: ovvero lo stile discreto che vuole proteggere (o soffocare) la femminilità della donna. E poi ci sono loro, le blogger, youtuber ed influencer che insieme all’hijab indossano il rossetto, che rivendicano la propria bellezza arrivando a creare start up di successo con altissimi fatturati. Ragazze che fanno parte della generazione M, ovvero Millennial Muslim, che sta catalizzando l’attenzione di tantissime aziende del fashion e soprattutto del beauty. Una di loro è Huda Kattan che ha fondato il suo marchio Huda Beauty, con il quale è riuscita ad entrare a far parte tra le beauty influencer più potenti secondo Forbes. Il suo punto di forza sono le ciglia finte. Per le donne con il velo, lo sguardo è il punto di forza del make up. Sono donne, diventate imprenditrici di se stesse, che hanno capito le esigenze ed i bisogni delle donne musulmane. Trovando nel mondo virtuale un’opportunità in cui riconoscersi.