Ultime tendenze Home » Moda e Must Have » Ultime tendenze » Moda sartoriale vs Fast Fashion 2017 Edition Moda sartoriale vs Fast Fashion 2017 Edition Da Marta Zamparutti Pubblicato 11 Dicembre 2017 5 min lettura Commenti disabilitati su Moda sartoriale vs Fast Fashion 2017 Edition 1 421 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr In un’era in cui tutto si muove sempre più veloce ed in cui bisogna stare al passo col progresso tecnologico, si sta sviluppando una coscienza green. Molti brand ormai si sono convertiti alla sostenibilità ed alla trasparenza nei processi di lavorazione. La moda sartoriale ha però perso gran parte della sua allure lasciando spazio alla fast fashion ALOBA design Ma questo che impatto ha nella nostra vita di tutti i giorni? Da un lato, siamo una generazione che vuole e può avere tutto subito. Ci facciamo poche domande per avere meno problemi, anche quando si parla di abbigliamento. Ti sei mai chiesto chi fa i tuoi vestiti? Tutti i capi esposti nei negozi purtroppo non si confezionano magicamente da soli o tramite robot automatici. Un grande movimento si è sviluppato a Londra pochi anni fa con il nome di Fashion Revolution, proprio per sensibilizzare noi consumatori. Questo movimento ha lanciato la campagna “Who Made My Clothes?” che invita tutti a chiedere direttamente ai loro brand preferiti chi ha realmente confezionato i nostri abiti. Qui si apre il dibattito: sartoriale fatto a mano oppure fast fashion – moda rapida e super accessibile? La risposta forse non è così immediata perché spesso la qualità ha un costo elevato. Eticamente la risposta di getto dovrebbe essere “fatto a mano” perché corrisponde ad un prodotto unico e personalizzato. La moda fast fashion, dall’altro lato, è immediata, all’ultima tendenza e sicuramente più economica. Ma cosa si nasconde dietro tutto questo? Scarsità di materiali e sfruttamento della manodopera in paesi del Terzo Mondo. La moda sartoriale come scelta Per fortuna la sensibilità su questo tema viene sempre più alla luce. Ciò significa anche sostenere le piccole imprese e gli stilisti emergenti che vogliono farcela con le loro forze, senza ricorrere a produzioni di massa. Una fashion designer marchigiana, fondatrice del suo marchio di abbigliamento Aloba, dice: “Per me sartoriale significa trovare la particolarità e la precisione in un periodo storico in cui la moda è dettata dai grandi magazzini. I grandi brand fabbricano tutto in Cina e nei Paesi sottosviluppati, sfruttando anche il lavoro minorile. La moda sartoriale è l’ago nel pagliaio, ovvero significa cercare persone che riescono a realizzare le richieste dei clienti in maniera precisa e professionale facendo emergere le qualità degli artigiani italiani.” Alessia Cantarini[/quotes] ALOBA design Queste parole fanno riflettere su quanto lavoro si cela dietro ogni capo che indossiamo. Spesso ci dimentichiamo cosa c’è sotto la superficie di ciò che vediamo, ma l’importante è informarsi e porsi delle domande. La sartorialità è un valore aggiunto della nostra cultura italiana, famosa in tutto il mondo. E’ un peccato lasciare che questo pregio, che ci ha sempre contraddistinti, perda merito a causa delle grandi catene del consumismo. Andiamo quindi alla ricerca di piccoli marchi artigianali e saccheggiamo i mercatini dell’usato, che riservano sempre delle piccole sorprese. Segui ALOBA anche su Facebook! T-shirt Non Violence La Moda Etica Bellezza Naturale Bio Vegan Riassunto 0 % Valutazione utenti 0 Be the first one !