Moda sartoriale vs Fast Fashion 2017 Edition

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In un’era in cui tutto si muove sempre più veloce ed in cui  bisogna stare al passo col progresso tecnologico, si sta sviluppando una coscienza green. Molti brand ormai si sono convertiti alla sostenibilità ed alla trasparenza nei processi di lavorazione.

La moda sartoriale ha però perso gran parte della sua allure lasciando spazio alla fast fashion

ALOBA design
ALOBA design

Ma questo che impatto ha nella nostra vita di tutti i giorni?

Da un lato, siamo una generazione che vuole e può avere tutto subito. Ci facciamo poche domande per avere meno problemi, anche quando si parla di abbigliamento.

Ti sei mai chiesto chi fa i tuoi vestiti?

Tutti i capi esposti nei negozi purtroppo non si confezionano magicamente da soli o tramite robot automatici. Un grande movimento si è sviluppato a Londra pochi anni fa con il nome di Fashion  Revolution, proprio per sensibilizzare noi consumatori. Questo movimento ha lanciato la campagna “Who Made My Clothes?” che invita tutti a chiedere direttamente ai loro brand preferiti chi ha realmente confezionato i nostri abiti.

Fashion  Revolution

Qui si apre il dibattito: sartoriale fatto a mano oppure fast fashion – moda rapida e super accessibile?

La risposta forse non è così immediata perché spesso la qualità ha un costo elevato.  Eticamente la risposta di getto dovrebbe essere “fatto a mano” perché corrisponde ad un prodotto unico e personalizzato. La moda fast fashion, dall’altro lato, è immediata, all’ultima tendenza e sicuramente più economica. Ma cosa si nasconde dietro tutto questo? Scarsità di materiali e sfruttamento della manodopera in paesi del Terzo Mondo.

La moda sartoriale come scelta

Per fortuna la sensibilità su questo tema viene sempre più alla luce. Ciò significa anche sostenere le piccole imprese e gli stilisti emergenti che vogliono farcela con le loro forze, senza ricorrere a produzioni di massa. Una fashion designer marchigiana, fondatrice del suo marchio di abbigliamento Aloba, dice:

“Per me sartoriale significa trovare la particolarità e la precisione in un periodo storico in cui la moda è dettata dai grandi magazzini. I grandi brand fabbricano tutto in Cina e nei Paesi sottosviluppati, sfruttando anche il lavoro minorile. La moda sartoriale è l’ago nel pagliaio, ovvero significa cercare persone che riescono a realizzare le richieste dei clienti in maniera precisa e professionale facendo emergere le qualità degli artigiani italiani.” Alessia Cantarini[/quotes]

moda sartoriale
ALOBA design

Queste parole fanno riflettere su quanto lavoro si cela dietro ogni capo che indossiamo. Spesso ci dimentichiamo cosa c’è sotto la superficie di ciò che vediamo, ma l’importante è informarsi e porsi delle domande.

La sartorialità è un valore aggiunto della nostra cultura italiana, famosa in tutto il mondo. E’ un peccato lasciare che questo pregio, che ci ha sempre contraddistinti, perda merito a causa delle grandi catene del consumismo. Andiamo quindi alla ricerca di piccoli marchi artigianali e saccheggiamo i mercatini dell’usato, che riservano sempre delle piccole sorprese.

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