Salute e BenessereHome » Salute e Benessere » Onicofagia, un disturbo da non sottovalutare Onicofagia, un disturbo da non sottovalutare Da Paola Maggioni Pubblicato 1 minuto fa6 min lettura 0 1 Ho sofferto di onicofagia fin dall’infanzia. Con il tempo, verso i vent’anni, ho cominciato a smettere, ma bastava un momento di stress o noia per ricascarci. Era un circolo vizioso: più mi sentivo in ansia, più mi mangiavo le unghie, e più lo facevo, più mi vergognavo del loro aspetto. Finalmente, però, sono riuscita a liberarmi di questa abitudine: oggi sono quattro mesi che non tocco le mie unghie e posso finalmente mostrare le mie mani con orgoglio, anche con una bella manicure gel o semipermanente. Ogni mese ho fotografato i progressi, documentando la loro crescita e la trasformazione delle mie mani. Cos’è l’onicofagia? L’onicofagia è un disturbo compulsivo caratterizzato dall’abitudine di mordicchiare e mangiarsi le unghie. Spesso è una risposta a stress, ansia o noia e, con il tempo, può diventare un comportamento automatico difficile da controllare. Chi colpisce? Sebbene sia più comune tra bambini ed adolescenti, l’onicofagia non risparmia gli adulti. Molti continuano a lottare con quest’ abitudine anche in età avanzata, spesso senza rendersi conto delle conseguenze a lungo termine. Perché è un problema? Oltre all’impatto estetico, l’onicofagia può avere effetti negativi sulla salute: 1. Danni alle unghie e cuticole Striature e sfaldamenti: le unghie diventano sottili e fragili, compromettendo la loro crescita naturale. Deformazioni permanenti: nei casi più gravi, la struttura dell’unghia può alterarsi, diventando ondulata o irregolare. 2. Infezioni ed infiammazioni Paronichia: un’infezione dolorosa causata da batteri o funghi che penetrano attraverso le piccole ferite. Gengiviti e problemi dentali: il continuo contatto con i denti può danneggiare lo smalto e causare disallineamenti. 3. Impatto psicologico Molte persone provano vergogna per l’aspetto delle loro mani, evitando di mostrare le dita o nascondendole in pubblico. Questo può influenzare l’autostima e le relazioni sociali. Come ho sconfitto l’onicofagia La mia vittoria contro l’onicofagia è stata il risultato di un percorso multidisciplinare. Ecco cosa mi ha aiutato: Percorso psicologico: Capire le cause della mia ansia è stato fondamentale per ridurre l’impulso. Manicure regolare: Ogni 10-15 giorni, una manicure curata mi motivava a non rovinare le unghie. Smalti anti-bite e rinforzanti: L’amaro degli smalti specifici mi dissuadeva dal mordicchiare. Forza di volontà: Ogni volta che sentivo l’impulso, cercavo di distrarmi con altre attività. Avevo provato anche con le ricostruzioni, ma le lunghezze, seppur minime, mi risultavano scomode, essendo abituata a unghie sempre cortissime. Consigli pratici per smettere di mangiare le unghie Se anche tu vuoi dire addio a quest’ abitudine, segui questi suggerimenti efficaci: Identifica i trigger: tieni un diario per capire quando e perché ti mordi le unghie Usa smalti amari: il sapore sgradevole ti farà desistere Mantieni le unghie curate: una manicure ben fatta ti motiverà a preservarle Trova un’alternativa: che sia una pallina antistress o una gomma da masticare, devi sostituire il gesto compulsivo. Pratica la mindfulness: tecniche di respirazione e meditazione aiutano a gestire l’ansia Chiedi aiuto ad un esperto: un terapeuta può darti strategie personalizzate Rimedi estetici per riparare le unghie danneggiate Se le tue unghie sono già compromesse, esistono soluzioni per ripristinarne la salute: Ricostruzione in gel o acrilico: proteggono e favoriscono la crescita naturale Oli nutrienti: olio di ricino, jojoba o argan rinforzano e idratano Smalti rinforzanti: a base di cheratina o calcio, migliorano la struttura Integratori: biotina, zinco e vitamine A, C ed E accelerano la ricrescita Bendaggi protettivi: in casi estremi, piccoli cerotti possono evitare ulteriori danni Ce la puoi fare anche tu! La strada per liberarsi dall’onicofagia non è semplice, ma con costanza e i giusti strumenti, è possibile. Io ne sono la prova vivente: se ci sono riuscita io, puoi farcela anche tu! 💪💅