Donne Home » Donne » Donne e lavoro: quando le donne sono capo in azienda Donne e lavoro: quando le donne sono capo in azienda Da Alessia Avietti Pubblicato 8 Marzo 2020 7 min lettura Commenti disabilitati su Donne e lavoro: quando le donne sono capo in azienda 4 140 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr 8 Marzo: una grande occasione per parlare di Donne e Lavoro Si tratta di un equilibrio spesso difficile nella conciliazione dei tempi di vita. Ma su un aspetto particolare del lavoro vorrei soffermarmi, quello della leadership, di cosa significhi essere donna e capo, tra femminilità e potere, due parole che paiono quasi un ossimoro. Qualcuno mi dirà: affiancare la parola potere al genere femminile stona, i due termini mal si accompagnano. Dipende, secondo me, dall’accezione che diamo alla parola potere e come questo viene declinato. Restando al tema, ossia alle caratteristiche della leadership femminile, mi viene subito in mente che la parola potere fa rima con possibilità, occasione. Il Dizionario Treccani definisce il termine potere come: “capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa” e ancora come la “capacità di influire sul comportamento altrui, di influenzarne le opinioni, le decisioni, le azioni.” Ecco che scevro dalle declinazioni più riduttive di dominio e potenza, il termine di potere, assume significati affascinanti, di visione come è tipico delle figure di leader. Il dizionario quindi ci sostiene nella ricerca delle caratteristiche della leadership femminile, quando ci chiediamo su quali corde suona la capacità di influenzare nel lavoro, essere d’esempio, d’ispirazione. Federica Gianotti, Global Talent Acquisition and Talent Development in CHN Industrial Per trovare alcune risposte, mi sono rivolta a Federica Gianotti, che nel suo ruolo di Global talent acquisition and talent development presso CNH Industrial, si occupa di gestire i processi e le metodologie per la selezione e sviluppo delle persone in azienda. “Partiamo col dire che spesso, vi è lo stereotipo per cui la donna che riveste ruoli decisionali e di leadership, per essere accettata, soprattutto nel mondo industriale e manufacturing, debba necessariamente manifestare caratteristiche maschili”. Questo nasce dal fatto che storicamente il mondo industriale, soprattutto nelle funzioni core, è un mondo molto maschile, nel quale la presenza femminile è numericamente inferiore. Le ricerche condotte da Istat evidenziano l’esistenza di “differenze di genere[1] nei settori di inserimento lavorativo. Il divario di genere più ampio si riscontra nel settore agricoltura e industria (18,4 punti percentuali), ma anche in quello delle attività professionali (10,6% punti percentuali). Questi dati sono il risultato di un’abitudine culturale, di approccio agli studi prima, e alla scelta della professione dopo, che piano piano ormai sta cambiando. Se ne sono accorte la Scuola, le Università, così come le Aziende: “Nel mondo aziendale, come in quello universitario, si sta lavorando per avvicinare più donne ai percorsi di studio STEM[2], incentrati su materie tecnico-scientifiche, e quindi ad una carriera in quell’ambito. Pensiamo ad esempio alle donne ingegnere, da poco stiamo cominciando ad avere donne capo-stabilimento, la cui leadership ha connotazioni di maggiore comunicatività e attenzione relazionale che in parte sono diverse da quelle che ci si immagina di trovare in contesti produttivi e industriali”. Così, se negli Staff di grandi aziende e in ruoli apicali nei settori Legal o HR siamo abituati da tempo a vedere donne che prendono decisioni importanti, sempre di più assisteremo nei prossimi anni a donne selezionate e scelte per gestire siti produttivi e per essere a capo di funzioni tecniche, come ad esempio di ricerca e sviluppo. Sviluppo, mi piace l’idea di chiudere con questa parola che guarda al futuro, pensando al rapporto tra l’essere Donna, al Lavoro e in ruolo di Leadership e a come questo evolverà. Sviluppi che partono dal fatto che, come ricorda Federica Gianotti, “si sta sempre più sdoganando lo stereotipo che la donna per crescere debba comportarsi come un uomo ed esprimere a lavoro caratteristiche maschili”, andando incontro a quella concezione post-moderna che non vuole trovare necessariamente differenze tra donne e uomini, ma le modalità più valide ed efficaci per essere un capo, donna o uomo che sia, per guidare ed ispirare le persone. [1] Fonte Istat Audizione dell’Istituto nazionale di statistica: Misure a sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e per la conciliazione delle esigenze di vita e di lavoro, XI Commissione Lavoro pubblico e privato, Camera dei deputati, Roma, 26 febbraio 2020 https://www.istat.it/it/archivio/239003 [2] L’acronimo STEM deriva dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics, è un termine utilizzato per indicare le discipline scientifico-tecnologiche che si occupano di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, e i relativi corsi di studio