Calcio femminile Home » Donne » Calcio femminile » Stéphanie Frappart, entra nella storia del calcio arbitrando la finale di Supercoppa Stéphanie Frappart, entra nella storia del calcio arbitrando la finale di Supercoppa Da Rossana Nardacci Pubblicato 14 Agosto 2019 3 min lettura Commenti disabilitati su Stéphanie Frappart, entra nella storia del calcio arbitrando la finale di Supercoppa 2 89 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr La UEFA scrive una pagina storica designando per la prima volta una donna per arbitrare una finale maschile Stèphanie Frappart, 35enne, figlia della Val-d’Oise e di genitori operai, stasera dirigerà Liverpool-Chelsea, Supercoppa europea a Istanbul. Steph la primadonna ce l’ha fatta. «È uno degli arbitri più bravi d’Europa e del mondo» dice chi l’ha scelta, Roberto Rosetti, designatore italiano dell’Uefa. «Non c’era volontà di fare qualcosa di diverso. La designazione si basa su una valutazione tecnica» spiega Michele Uva, vicepresidente Uefa e della Commissione calcio femminile. Radio-spogliatoio conferma: Frappart ha superato tutti i test maschili, riportando nel temutissimo Test di Cooper (12’ di corsa coprendo la massima distanza possibile) risultati al top. Steph, reduce dalla finale del Mondiale femminile tra Usa e Olanda (stasera avrà le stesse assistenti: l’italiana tesserata per la Francia Manuela Nicolosi e l’irlandese Michelle O’Neal; i colleghi maschi sono davanti alla Var), è pronta: «Dimostreremo che siamo fisicamente e tecnicamente come gli uomini. Non ho paura». È l’onda lunga dell’estate delle ragazze Un Mondiale di gran successo, sbranato dalle americane trascinate da Megan Rapinoe, la nuova pasionaria con i capelli lilla, un calciomercato che ha confermato i totem della Nazionale di Milena Bertolini, Gama-Bonansea-Girelli contratto prolungato alla Juve e Guagni alla Fiorentina rinunciando al Real Madrid, la presentazione di Ganz sulla panchina delle rossonere con la stessa enfasi di Giampaolo su quella dei rossoneri. Qualcosa è cambiato e Frappart ne è la conferma. Senza sconti. Mettere d’accordo tutti anche sugli spalti, però, non è facile. E la mamma di Stéphanie, nelle categorie inferiori, ha spesso dovuto abbandonare lo stadio per non sentire gli insulti. Come accadde 5 anni fa, quando un giocatore pochi istanti prima del fischio d’inizio di Dijon-Clement (Ligue 2) aveva provato a mettere in difficoltà la giovane donna dicendole: «Bonjour Frappart, devo chiamarla madame o monsieur?». «Tu a cosa pensi che somigli di più?». Ironia inaccettabile! Sarà una partita con grande tensione ma qualcosa sta cambiando..speriamo che non sia solo un’illusione!