Curiosità Home » Curiosità » Victoria’s Secret: gli “angeli” hanno perso le ali e non sfilano più Victoria’s Secret: gli “angeli” hanno perso le ali e non sfilano più Da Rossana Nardacci Pubblicato 31 Agosto 2019 3 min lettura Commenti disabilitati su Victoria’s Secret: gli “angeli” hanno perso le ali e non sfilano più 0 118 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Dopo 23 anni il brand di lingerie più famoso al mondo ha annullato il suo show Niente sfilata. Dopo 23 anni, la notizia dell‘annullamento dello show di Victoria’s Secret è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Per tutti, ma non per gli addetti ai lavori. Per loro i campanelli di allarme erano ben suonati bene prima di una settimana fa (53 negozi chiusi nel 2018). Sono stati gli “angeli”, le modelle scelte in base a parametri rigidissimi di fisicità e bellezza, a contribuire al successo del marchio di lingerie. Alessandra Ambrosio, Irina Shayk, Miranda Kerr, Gigi e Bella Hadid: sono tante le top model ad aver cavalcato quella passerella. Eppure proprio quelle proporzioni rigide, col tempo, sono diventate il punto debole. Anche l’allenamento pre-show è stato al centro delle polemiche: sei ore di palestra, dieta ferrea ridotta ai soli liquidi qualche giorno prima della sfilata. Il 6 Agosto inoltre si è licenziato Edward Razek, il direttore marketing in azienda dal 1983, responsabile di alcune dichiarazioni che hanno gettato il brand nella bufera: “Non penso che dovremmo avere dei transessuali nello show, nè donne formose. Perchè lontane dalle fantasie che lo show vende”. Eppure è di qualche giorno fa la notizia dell’ingresso di Valentina Sampaio, prima modella transgender, nella stretta cerchia del marchio di lingerie. L’inversione di rotta inizia da quì? Anche Karlie Kloss nel 2015 ha abbandonato il brand spiegando: “Non riflette il tipo di messaggio che voglio inviare alle giovani donne sul significato di essere belle”. Siamo nell’era dell’inclusività. La moda ora punta a mantenere i contatti con la realtà. Si abbandona il concetto singolare di bellezza. Si fa a gara per mostrare e valorizzare i difetti fisici. Gli angeli sembrano tutti perfettamente uguali, ma sono proprio le imperfezioni a fare la differenza ed a rendere ciascuna donna unica. Non certo un paio di ali!