Foibe, il giorno del Ricordo per l’esodo giuliano-dalmata

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Foibe, il giorno del Ricordo per l'esodo giuliano-dalmata

Nel 2004 il Parlamento italiano ha istituito il Giorno del Ricordo per l’esodo giuliano-dalmata e la memoria delle vittime dei massacri delle foibe, profonde cavità naturali, tipiche delle aree carsiche nella Venezia Giulia, usate nella Seconda Guerra Mondiale come nel dopoguerra per far sparire i corpi dei morti nei combattimenti tra nazifascisti e partigiani ed occultare le vittime provocate dal movimento di liberazione sloveno e croato.

Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultimo scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli Italiani, che si risolse in una vera e propria pulizia etnica e che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole.

Foibe, il giorno del Ricordo per l'esodo giuliano-dalmata

Il Giorno del Ricordo rievoca una grande tragedia italiana

La cerimonia ufficiale del Giorno del Ricordo si terrà alle 16 a Palazzo Madama con la commemorazione aperta dai discorsi del Presidente del Senato, Elisabetta Casellati e della Camera, Roberto Fico.

La celebrazione, alla quale parteciperanno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il vicepresidente della Corte Costituzionale, Daria de Pretis, il ministro degli Affari Esteri, Luigi di Maio e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sarà chiusa dall’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi. Sarà possibile seguire la giornata con la diretta televisiva su Rai2.

Al Sacrario della Foiba di Basovizza si osserverà in mattinata il Giorno del Ricordo con la deposizione delle corone, ma la cerimonia non vedrà la presenza di pubblico per le restrizioni dovute alla Pandemia.
Celebrare questa giornata rievoca una grande tragedia italiana nel passaggio tra la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda. Un capitolo buio della storia nazionale ed internazionale che causò lutti, spargimento di sangue innocente con le violenze ed uccisioni avvenute in Istria, Fiume e Dalmazia tra il 1943 e il 1947 con circa cinquemila vittime nelle foibe.

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